Il 19 marzo, davanti ad un altare addobbato si svolge il tradizionale invito di tre persone, simulanti la Sacra Famiglia, ad un pranzo con numerose pietanze. Secondo tradizione,un suonatore di tamburo precede l’arrivo dei tre alla casa ospitante. La "Cena di li Santi di San Giuseppe” inizia con il rito della “tuppuliata”, infatti la tradizione vuole che a mezzogiorno Li Santi, tre bambini che rappresentano la Sacra Famiglia in fuga dall’Egitto in cerca di accoglienza, tuppulianu per tre volte alla porta dicendo: date accoglienza a tre poveri pellegrini, e alla terza volta viene aperta loro la porta al grido: Viva Gesu’ Giuseppe e Maria. Li Santi vengono invitati a cena offrendo loro tre spicchi di arancia amara che rappresentano la Trinita’ e il pane benedetto. Seguirà l’assaggio delle 101 pietanze preparate dai fedeli a base di pesce.La cena si conclude con l’ultima pietanza che e’ la tradizionale pasta di San Giuseppe ossia spaghetti in bianco con olio e muddica atturrata che successivamente viene offerta a tutti i fedeli presenti insieme alle rimanenze delle 101 pietanze e al tradizionale dolce tipico di San Giuseppe ossia “Lu sfinciuni di ricotta”.